Mario Celso

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Il valore di Uomo si esprime a partire dai piccoli e concreti gesti di ogni giorno. E Mario Celso è stato un Grande Uomo cominciando dal suo agire quotidiano.
Il mio ricordo su Mario Celso risale al 1976, anno del mio ingresso in IREM, in qualità di responsabile dell’officina meccanica di Chiusa San Michele.
All’epoca l’officina era in gestione alla IREM su un accordo verbale tra Mario Celso e il Sig. Dario Cantore, proprietario dell’officina stessa.
Durante i miei primi giorni di lavoro avevo notato che il Sig. Cantore, era di umore strano. Ad un certo punto gli chiesi cosa non andava.
Cantore allora mi disse che era preoccupato perché, nella sua condizione, già anziano e senza figli, aveva ceduto la sua officina ma si era reso conto che non aveva in mano nulla di scritto. Riferii tutto a Mario Celso, il quale capì immediatamente la situazione. Il risultato fu che Mario Celso redasse un contratto nel quale mise nero su bianco quanto aveva già pattuito a voce. Ma non solo. Mario Celso andò oltre, inserendo nel contratto clausole a favore di Cantore, che neanche lo stesso si sarebbe aspettato.
Qualche giorno dopo, Dario Cantore mi corse incontro e disse (in piemontese): “Ho avuto il contratto. E che contratto!”
Mario Celso era una persona corretta e leale quanto intransigente sul lavoro: dai suoi collaboratori pretendeva il massimo in ogni circostanza! Zero tolleranza per i lavori fatti male o arrangiati.
Rispetto a questa sua caratteristica ho molti ricordi, uno tra tutti risale al mio prima periodo nell’officina di Chiusa San Michele.
Un giorno ero intento a usare una lima per rifinire uno stampo, quando con la coda dell’occhio vidi che si stava avvicinando una macchina: era Mario Celso. lo continuai a lavorare, già sapendo cosa mi stava aspettando. lnfatti, vidi Mario Celso scendere dalla macchina e, alla distanza di 30 metri da me, chinarsi all’altezza della stampo ed osservare con occhio competente il mio lavoro. Mario Celso era cosi, un datore di lavoro con grosse competenze e conoscenze pratiche, e soprattutto con un profondo amore per le cose “ben fatte” e, in quella occasione, il suo “ben fatto!” per me è valso tanto.
Ecco, questi due ricordi mi fanno tenere a mente i due aspetti per me più importanti di Mario Celso.
Da una parte c’e il suo profondo rispetto per le persone e le cose, la sua onestà di fondo in ogni cosa facesse e la sua conseguente volontà di utilizzare ed arricchire le risorse della Valle, non di sfruttarle ed impoverirle.
Dall’altra c’e il suo amore per il lavoro ben fatto che si traduceva nel suo essere molto esigente verso se stesso e chi gli stava intorno, pretendendo il massimo da tutti, senza accettare e tollerare compromessi o mezze vie.
E queste due caratteristiche hanno fatto di Mario Celso un Grande Uomo.

2 settembre 2005